Scopre che la compagna ha una relazione con un altro e che ha girato dei video hard su un sito dedicato a trasmissioni porno live. La storia finisce e lui, secondo le accuse, decide di vendicarsi, minacciandola (e poi dando seguito a quelle minacce) di diffondere quei video e di inviare messaggi via whatsapp con le indicazioni per arrivare a quei filmati. Ieri il caso è stato trattato dal gup Luciano Gorra: al termine della discussione dell’abbreviato, il pm Eugenia Bertini ha chiesto per l’uomo, un 42enne veronese, due anni di carcere. Secondo la procura, l’uomo avrebbe molestato l’ormai ex compagna, da cui aveva avuto due figli, inviandole messaggi in cui cercava di riallacciare la storia e poi altri in cui invece la insultava pesantemente.
L’avrebbe minacciata di mostrare i video ai loro figli e di diffonderli tra parenti, colleghi, datori di lavoro, se lei non gli avesse rivelato l’identità del suo «amante», fino a inviare effettivamente quei messaggi sia ai suoi parenti, sia nel gruppo whatsapp condominiale. Nel novembre del 2020 sarebbe arrivato al punto di attaccare sui cancelli delle scuole frequentate dai figli dei cartelli con le indicazioni per vedere i video. E avrebbe inviato delle mail ai superiori della donna, denunciato presunti furti da lei commessi. Il quarantaduenne, difeso dall’avvocato Michele Fiocco, è accusato di stalking e di diffamazione.
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Un altro caso
Sempre di stalking è accusato anche un trentenne bresciano, che avrebbe molestato la sua ex, più grande di quasi vent’anni, presentandosi davanti alla sua casa, bussando e urlando per farsi aprire, fino a smontare gli scuri di una finestra. Secondo gli inquirenti, il trentenne l’avrebbe spintonata e schiaffeggiata. In un’occasione, si sarebbe presentato in un bar, dove lei si trovava e le avrebbe versato un cappuccino addosso.
Un’altra volta le avrebbe gettato il telefonino e un iPad dal balcone, l’avrebbe graffiata, picchiata. Un’altra volta ancora l’avrebbe minacciata di metterle della droga in auto, se lei non avesse ritirato la denuncia nei suoi confronti. Ieri il trentenne è stato rinviato a giudizio dal gup Carola Musio. Sempre davanti allo stesso giudice ha patteggiato un anno di carcere per stalking un quarantaseienne di Villafranca. Secondo le accuse, l’uomo ossessionato da un’ingiustificata gelosia nei confronti della compagna, l’avrebbe picchiata almeno cinque volte, provocandole la rottura di tre denti e facendole uscire sangue dal naso, insultandola e minacciandola di morte. Ieri, il patteggiamento dell’uomo, che ora ha intrapreso un percorso allo Spazio Uomini del Comune. .