A distanza di dieci anni dalla prima introduzione, e quando la provincia con l’86% di differenziata è seconda in Italia, Mantova Ambiente ripensa al sistema di raccolta porta a porta. L’obiettivo non è più il prelievo puntuale ma diventa quello della tariffa puntuale.
La notizia è stata data nella serata di ieri durante la seduta congiunta delle commissioni comunali ambiente e bilancio.
Saranno city bin 2.0: peseranno e addebiteranno i rifiuti
Quelle in fase di approfondimento sono isole ecologiche smart, come sono già nel capoluogo i city bin, in grado tuttavia di pesare ogni tipo di frazione conferita e registrarla all’utente: la tariffa dovrebbe così seguire l’effettivo volume di rifiuti prodotti.
Comune pilota scelto per la prima sperimentazione sarà Pomponesco, dove la raccolta è già stradale. Velocemente dovrebbe essere poi estesa.
Infortuni sul lavoro, ma anche risparmi. Uno solo operatore per furgone, meno giri "a vuoto" e puntuali con il riempimento che l'isola comunicherà alla centrale. Un primo studio ha inquadrato tagli di 2/3 alla spesa e di altrettanti 2/3 ai chilometri percorsi dagli automezzi. Che a loro volta si tradurranno secondo la società in risparmi indiretti tra carburanti e usura mezzi.
I commenti. Murari: "costi non più sui Comuni e ridotti"
“Finalmente i costi non saranno più sui Comuni ma verranno ridotti”, commenta l’assessore all’ambiente Murari.
Sollevato il consigliere Costani di Salute Ambiente e Futuro alla conferma che Mantova Ambiente, in ossequio alla normativa regionale, intende procedere con investimenti sugli impianti per aumentare le lavorazioni interne - attualmente a terzi per oltre l’80% dei rifiuti raccolti - ma non su nuovi inceneritori.
Le tariffe. Ghizzi: "Al lavoro per scongiurare aumenti"
In termini di tariffe Ghizzi conferma il lavoro per evitare gli aumenti mentre per quanto riguarda la propria diffusione nel piano aziendale c’è la conferma dell’intenzione a voler riprendere gli undici comuni della provincia che avevano lasciato il servizio Mantova Ambiente.