Da una parte c’è che il colosso Leroy Merlin ha deciso di spostate dal piacentino a Valdaro, nell’area di Olmolungo, parte della sua logistica, che l’attività è pronta a partire ormai da due mesi, che sono stati assunti in prova 40 operai e che a regime dovrebbero diventare 140. Dall’altra però ci sono i lavoratori del polo logistico che verrà chiuso a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, che a difesa dei loro posti di lavoro stanno bloccando la partenza del sito di Mantova, guidati dal sindacato Si Cobas, con un presidio ai cancelli che 24 ore su 24 li vede ormai da un mese fermare tutti i camion in ingresso. E sono decisi ad andare avanti «finché tutti i 500 operai non riavranno il loro lavoro o un incentivo all’esodo che ci soddisfi» avverte il referente Si Cobas Ruben Mongiovì. In mezzo: il tavolo delle trattative aperto in prefettura a Piacenza con un primo spiraglio di accordo raggiunto lunedì 13 novembre.
La scelta di Leroy Merlin di trasferirsi a Mantova
«Confidiamo nella risoluzione della vicenda in tempi brevi anche grazie ad un senso di responsabilità da parte di tutte le parti coinvolte. Abbiamo un piano ambizioso che rischia di non partire»: così Leroy Merlin, contattata dalla Gazzetta di Mantova, nell’augurarsi «che il senso di responsabilità necessario per favorire un dialogo prevalga e si possa creare quindi un clima più sereno attorno al Market Delivery Center di Castel San Giovanni». Su quanto uscito dal tavolo in prefettura l’azienda preferisce non anticipare nulla in quanto «le trattative sono appena iniziate con Iron Log come datore di lavoro, noi come parte committente in suo supporto e le parti sociali». I lavoratori di Piacenza sono infatti assunti dal provider Iron Log con cui Leroy Merlin ha «un contratto che ha come oggetto i volumi movimentati e non il numero di lavoratori». Così come quelli di Mantova vengono assunti dal provider Gxo Logistic. Leroy Merlin ci spiega ancora di aver scelto Mantova in quanto «cambiano i concorrenti, cambiano i clienti e le loro abitudini d’acquisto e per questo è necessario essere sempre più vicini ai mercati di sbocco e di consegna dei nostri prodotti. La precedente struttura logistica non era più adeguata e per questo abbiamo dovuto ridisegnare un nuovo supporto che prevede nuovi centri di distribuzione. Uno di questi è a Mantova collocato in un punto strategico per servire negozi e clienti dell’area Nord Est dell’Italia». Il nuovo stabilimento «ha un’area destinata all'e-commerce, più un’altra destinata alle stagionalità del reparto giardino – aggiungono – Attualmente ci stanno lavorando circa 40 persone. In previsione l’obiettivo è di supportare i nostri negozi del Nord Est Italia e di espandersi progressivamente, triplicare i volumi rispetto a quelli attuali».
Le parole del sindaco Palazzi e del prefetto Iorio
La protesta ai cancelli allarma sindaco e prefetto di Mantova. «Leroy Merlin si è insediata a Valdaro grazie al lavoro che abbiamo fatto per le aree logistiche che ha portato e sta portando aziende e tantissimi posti di lavoro – dichiara Palazzi – Ha assunto 40 persone in prova e ha un piano per 140 assunzioni. L’attività è appena iniziata. Il blocco che i Cobas del piacentino, dipendenti del provider che operava la per Leroy Merlin, stanno facendo sta mettendo a rischio i lavoratori appena assunti qui. È importante che il tavolo di negoziazione avviato porti risultati con la disponibilità di tutte le parti in causa, impresa compresa, ma la loro battaglia non può arrivare a far saltare il lavoro di altri colleghi che qui dipendono da un altro provider. Così diventa una battaglia contro altri lavoratori. Nel frattempo due linee di lavoro sono state spostate e se non si risolve il blocco che i Cobas stanno facendo quelle linee non saranno a Mantova con i relativi lavoratori». In campo anche il prefetto Iorio che già in due occasioni ha incontrato i vertici di Leroy e Gixo e con l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito a ottenere un’apertura al blocco per alcune ore la scorsa settimana.