cronaca

90enne non vedente truffato dal finto avvocato

E’ accaduto a Cavriana. 900 gli euro dati per togliere dai guai il figlio coinvolto in un incidente mai avvenuto. La polizia trova i truffatori e li arresta: sono due pluripregiudicati

Il copione è sempre lo stesso. Per una volta ancora va a segno, e se possibile in una maniera ancora più crudele. E’ un 90enne non vedente di Cavriana a finire nel mirino e nella trappola dei truffatori del finto avvocato: ma questa volta va loro male.

I truffatori si erano spacciati per carabinieri

La squadra mobile della questura di Mantova ha infatti arrestato in flagranza i due – risultati pluripregiudicati – che avevano preso di mira l’anziano. Uno lo aveva contattato telefonicamente, dicendogli che il figlio era stato coinvolto in un incidente. Per essere più convincente si era spacciato per carabinieri.

"Suo figlio è rimasto coinvolto in un incidente"

Nessuna paura: con novecento euro ed un incarico al legale il figlio avrebbe potuto evitare gli inevitabili guai altrimenti molto seri. E di lì a poco, come da copione, un messo suona alla porta dell’anziano.

L’uomo gli consegna il contante e alcuni oggetti in oro per saldare la presunta parcella. Ottenuto denaro e valori si allontana e più nulla.

Saranno gli agenti della polizia a compiere il passo successivo. Ad un posto di blocco.

Fermati per un controllo stradale

Durante un controllo del territorio infatti in un’auto fermata saranno trovati denaro contante e carte prepagate dei quali i due occupanti del veicolo non sapranno fornire convincente spiegazione. 
A costare una perquisizione approfondita è stato il contratto di noleggio dell’auto ad una persona con numerosi precedenti penali.

In quei medesimi istanti l’anziano sta sporgendo segnalazione dell’accaduto: diramata l’allerta i poliziotti riconoscono in uno dei due fermati la descrizione di quello che si sarebbe presentato alla porta dell’anziano.

Per i due truffatori scatta l'arresto

Gli agenti della Mobile a quel punto hanno subito arrestato i due, un 51enne e un 36enne, per l’ipotesi di reato di truffa pluriaggravata. Entrambi dovranno inoltre rispondere del reato di ricettazione in relazione alle due carte di debito rinvenute e provento di ulteriori truffe commesse in altre zone d’Italia

Giulio Cisamolo

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