cronaca

Uccise il padre: condannato all'ergastolo

Sentenza di primo grado per Lorenzo Prandi, 51enne di Ostiglia accusato dell’omicidio del padre Mario avvenuto lo scorso anno. L’imputato ha sempre sostenuto di avere agito durante un “black out”
A destra Lorenzo Prandi. A sinistra il padre Mario
A destra Lorenzo Prandi. A sinistra il padre Mario
Sul luogo del delitto con i carabinieri

Sono state necessarie due ore di camera di consiglio perché i giudici della Corte d’Assise di Mantova arrivassero ieri a colpire con la massima pena Lorenzo Prandi, il 51enne che il 14 luglio del 2021 uccise il padre Mario nella loro abitazione di Ostiglia. Ergastolo per l’accusa di omicidio volontario la decisione di primo grado. Ad aggravare il reato il rapporto di palentela ma anche i futili motivi. Il 51enne conviveva con il padre da un paio d’anni, dopo la fine della propria relazione con una donna. Problemi di famiglia, di relazioni e sul lavoro avrebbero aggravato il rapporto tra figlio e padre. Prandi non è mai stato in grado di spiegare il motivo del proprio gesto: aveva colpito con undici coltellate il padre durante una discussione per il volume troppo alto della tv. 

Un gesto esploso con un raptus ma senza dichiarato movente, anzi secondo il figlio avvenuto durante un momento di black out. Perizie psichiatriche e anche strumentali hanno però sino ad ora sancito la piena capacità di intendere e volere del 51enne.

Il pubblico ministero Giulio Tamburini aveva chiesto il massimo della pena. Diametralmente opposta quella del difensore, che aveva invece chiesto l’applicazione del minimo. 
Ieri dunque la condanna in primo grado all’ergastolo. Con la deposizione delle motivazioni complete verrà la possibilità del ricorso in appello.